Teatro per decenni di conflitti, violenze, crisi ambientali e migrazioni forzate, il Sud Sudan si trova ad affrontare continue sfide che hanno conseguenze devastanti per la salute e il benessere della sua popolazione.

Secondo dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il Paese registra il quarto più alto tasso di suicidi in Africa e il tredicesimo nel mondo.

Nonostante la crescente consapevolezza dell'importanza della salute mentale, la comprensione e l'accettazione di questi disturbi nel Sud Sudan sono ancora limitate. I servizi dedicati sono quasi inesistenti e la disponibilità di personale qualificato per la diagnosi e il trattamento di queste patologie è estremamente ridotta.

E’ in questo contesto che si inserisce il progetto M(H)IND (Mental Health and Integration for Development) - finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e dalla Fondazione Stavros Niarchos, che mira ad integrare servizi di salute mentale e sostegno psico-sociale sostenibili e adeguati nel sistema sanitario locale e nelle strutture comunitarie esistenti in Sud Sudan.

In stretto contatto con le autorità sanitarie locali, le organizzazioni della società civile e le comunità, il progetto è realizzato da un consorzio guidato da Amref che comprende Caritas Italiana, Caritas Sud Sudan, BBC Media Action ed il WHO Collaborating Centre for Research and Training in Mental Health and Service Evaluation dell'Università di Verona, per avviare e rafforzare servizi di salute mentale integrati. 

Ciò include la formazione di operatori sanitari e volontari comunitari sulla salute mentale, l'organizzazione di sessioni di supporto psicologico nelle comunità, nonché la sensibilizzazione pubblica sulla salute mentale.

Obiettivo del progetto è quello di ridurre lo stigma associato alla salute mentale, migliorare l'accesso a servizi di salute mentale di qualità e promuovere il benessere psicologico nelle comunità del Sud Sudan.

Di recente si è conclusa la prima attività, organizzata da Amref in collaborazione con Health Right International:  un corso di formazione basato sul “Self Help Plus (SH+)”, un intervento in ambito psicologico sviluppato dall'OMS che mira a fornire competenze essenziali per meglio gestire lo stress e affrontare le avversità a coloro che si trovano in uno stato di malessere psicologico, e così prevenire un deterioramento del loro stato di salute mentale.

Il corso, della durata di 5 giorni, si è svolto a Giuba a favore di 17 discenti, ora qualificati come "SH+ Facilitators", provenienti da strutture sanitarie pubbliche (es. Juba Teaching Hospital) e da organizzazioni internazionali o della società civile attive nell'assistenza psico-sociale in Sud Sudan.

Si tratta di un primo passo verso la costituzione di un pool di esperti di Self Help Plus in Sud Sudan, condizione necessaria per agevolare una futura espansione di questo intervento nel Paese.

A partire da questa prima iniziativa, il progetto M(H)IND sosterrà l'avvio e l'offerta di sessioni di SH+ a livello comunitario presso 25 diverse località del territorio nazionale.

Durante i 5 giorni di formazione è emersa da parte dei partecipanti l’assoluta necessità di questo tipo di interventi. Le comunità a cui loro forniscono quotidianamente assistenza hanno realmente bisogno di interventi come il SH+, per divenire più inclusive, più produttive, più in salute.

Amref Health Africa continuerà a lavorare per garantire che alla salute mentale venga riconosciuta la priorità che merita, consentendo alle comunità in Sud Sudan di affrontare meglio le difficoltà che caratterizzano il loro quotidiano e migliorare la propria qualità di vita.