Il cambiamento climatico causato dall'uomo sta già influenzando molti eventi meteorologici e climatici estremi in ogni regione del mondo.
L’acqua, un bene sempre più prezioso, è troppo poca, a causa di prolungate siccità, oppure è troppa, a causa di alluvioni ed altri eventi climatici estremi.
Riscaldamento globale ed effetti
Le attività umane, principalmente attraverso le emissioni di gas serra, hanno inequivocabilmente causato il riscaldamento globale, con la temperatura superficiale che ha raggiunto 1,1°C sopra il periodo 1850-1900 nel periodo 2011-2020*.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
L'aumento degli eventi estremi meteorologici e climatici ha esposto milioni di persone all'insicurezza alimentare acuta e alla ridotta sicurezza idrica, con i più grandi impatti sulle comunità più vulnerabili in Africa, Asia, America Centrale e del Sud.
Cambiamento climatico ed eventi climatici estremi
Tra il 1970 e il 2021 ci sono stati 11.778 eventi estremi attribuibili a condizioni meteorologiche, climatiche e idriche.
Messi insieme, hanno causato 2 milioni e 87.229 morti e perdite economiche pari a 3.980 miliardi di euro**.
Solo in Africa gli eventi estremi sono stati 1.839, per quasi 40 miliardi di euro di perdite economiche.
Aumento delle temperature e salute
In tutte le regioni, le temperature sempre più elevate stanno avendo un impatto sulla salute umana.
L'occorrenza di malattie alimentari e idriche correlate al clima e l'incidenza di malattie trasmesse da vettori sono aumentate.
Secondo Il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), lo spostamento delle temperature medie aggrava l'insorgere di condizioni sanitarie già esistenti, come la malaria e altre malattie trasmesse da vettori.
Anche i sistemi sanitari rischiano di essere facilmente paralizzati dai cambiamenti climatici.
L'analisi dell'OMS sull'IPCC rivela che le perdite e i danni hanno un impatto diretto sulla salute pubblica, con costi economici e non solo. Come si suol dire, "la salute è ricchezza": l'economia di un Paese ne risentirà quando le persone colpite dalla crisi climatica non potranno permettersi l'assistenza sanitaria di cui hanno bisogno per migliorare la loro qualità di vita.
Cambiamento climatico: i danni economici
Alcuni settori economici rischiano di risentire maggiormente dei cambiamenti climatici.
Eventi climatici e aumento delle temperature possono danneggiare l'agricoltura, la silvicoltura, la pesca, l'energia e il turismo.
Allo stesso modo, a rischio sono beni privati: basti pensare alle immagini di abitazioni danneggiate o distrutte a causa delle esondazioni dei fiumi.
A questi danni si aggiungono quelli alle infrastrutture pubbliche (strade, ponti, centrali elettriche, acquedotti e altri impianti idrici).
L’impatto sull’Africa
L'Africa, che ospita circa il 17% della popolazione mondiale è destinata a sopportare il peso maggiore del cambiamento climatico.
Il continente, che produce meno del 2-3% delle emissioni globali di gas serra e dove quasi la metà della popolazione vive in condizioni di povertà, ha la minore capacità di adattarsi agli effetti del riscaldamento globale.
Si prevede ad esempio che, in Africa, lo stress idrico indotto dai cambiamenti climatici potrebbe colpire fino a 700 milioni di persone che vivono nelle aree aride e semi-aride.
I cambiamenti nei modelli, nelle quantità e nell'intensità delle precipitazioni aumenteranno il rischio di inondazioni e siccità e saranno destinati ad esacerbare le difficoltà legate alle risorse idriche.
Resistere ai cambiamenti climatici: il lavoro di Amref
Nelle aree più vulnerabili del continente operiamo con l’obiettivo di aumentare l’accesso alle risorse idriche e igienico-sanitarie, perché la salute di ogni uomo, donna o bambino non può prescindere dalla disponibilità di acqua pulita e sicura.
Il cambiamento climatico è un problema complesso e, come tale, richiede soluzioni innovative e articolate.
Per questo, negli ultimi anni, Amref sta sviluppando progetti che si basano sull'approccio One Health: una metodologia multisettoriale e transdisciplinare nata per supportare singoli paesi e comunità internazionali ad analizzare il problema in maniera sistemica e a trovare strategie efficaci e sostenibili nel tempo.
Equipe multidisciplinari, per esempio, possono facilitare l’analisi e il monitoraggio dei rischi ambientali e climatici sulla salute, e agevolare la definizione di politiche e azioni integrate per promuovere la salute di uomini, animali ed ecosistemi.