L'impatto dei cambiamenti climatici sulla salute delle popolazioni
Il cambiamento climatico è una delle più grandi sfide del nostro tempo, con impatti diretti e indiretti sulla salute umana.
L'aumento delle temperature globali, gli eventi meteorologici estremi e l'innalzamento del livello del mare non sono solo questioni ambientali, ma rappresentano anche una minaccia significativa per la nostra salute.
Questi cambiamenti influenzano la qualità dell'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo, il cibo che mangiamo e aumentano il rischio di malattie infettive, problemi respiratori e cardiovascolari.
Le conseguenze del clima a livello globale sono devastanti e si evidenziano soprattutto nei paesi in via di sviluppo andando a sommarsi a situazioni geopolitiche complesse e alla povertà.
L'alterazione dei modelli climatici minaccia la sicurezza alimentare, si ripercuote sulla produzione agricola e provoca carestie e malnutrizione, aumentando il rischio di malattie.
Questi eventi possono costringere intere comunità a migrazioni forzate, aggravando i problemi di salute legati alla mancanza di accesso ai servizi sanitari.
Il raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo di Parigi, tra cui il limitare il riscaldamento globale, diventa così non solo un imperativo ambientale, ma anche un obiettivo cruciale di salute pubblica globale, sottolineando l'interconnessione tra la stabilità del clima e il benessere umano.
Affrontare il cambiamento climatico è essenziale non solo per proteggere il nostro pianeta, ma anche per salvaguardare la salute e il benessere delle future generazioni.
La consapevolezza e l'impegno collettivo sono fondamentali per mitigare gli impatti di questa minaccia globale.
Effetti diretti del Cambiamento Climatico
L'incremento delle temperature globali, gli eventi meteorologici estremi e l'innalzamento del livello del mare, rappresentano gli effetti diretti più evidenti del cambiamento climatico.
Questi fenomeni non solo alterano gli ecosistemi naturali, ma incidono profondamente sulla vita quotidiana, mettendo a rischio la sicurezza alimentare, l'accesso all'acqua potabile e la salute pubblica.
Le ondate di calore, intensificate dal riscaldamento globale, rappresentano uno dei più immediati e pericolosi effetti diretti.
La capacità del corpo umano di tollerare temperature estreme è limitata. Quando le temperature superano i 37 °C, i sistemi di termoregolazione, come la sudorazione, diventano inefficaci, esponendo le persone a gravi rischi per la salute, tra cui colpi di calore, disidratazione, e stress termico.
Oltre un terzo delle morti legate al caldo è stato provocato dal cambiamento climatico e l'esposizione prolungata al calore estremo provoca problemi cardiovascolari e renali e può avere effetti negativi anche sulle donne incinte, portando a un aumento dei parti pretermine e altre complicazioni della gravidanza.
La crescente incidenza di eventi climatici estremi, come tempeste e inondazioni, ha inoltre moltiplicato i rischi per la salute, provocando lesioni, malattie trasmesse dall'acqua e problemi di salute mentale legati al trauma e alla perdita.
Questa mutazione delle condizioni climatiche si ripercuote soprattutto nelle zone più povere del mondo, già vulnerabili a causa di infrastrutture limitate, risorse scarse e conflitti: le siccità prolungate minacciano la sicurezza alimentare, le inondazioni distruggono habitat e mezzi di sussistenza e le malattie infettive trovano terreno fertile.
Ogni ondata di calore, tempesta, o inondazione che abbiamo sperimentato negli ultimi anni non è solo un record meteorologico infranto: è un promemoria della vulnerabilità umana e un campanello d'allarme per l'azione immediata.
Impatti Ambientali sulla Salute Umana
Gli impatti del cambiamento climatico incidono pesantemente sulla nostra salute.
L'inquinamento atmosferico è una delle conseguenze più nocive.
L'aumento delle temperature globali intensifica la formazione di ozono a livello del suolo e favorisce l'accumulo di particolato fine (PM2.5), entrambi noti per i loro effetti tossici sulla salute respiratoria e cardiovascolare.
Le particelle sottili e l'ozono possono penetrare profondamente nell'apparato respiratorio, causando o aggravando malattie come l'asma, la bronchite cronica, e altre patologie polmonari.
L'esposizione a lungo termine a questi inquinanti è stata collegata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, ictus, e attacchi di cuore, oltre che a un incremento della mortalità prematura.
Oltre agli effetti sulla salute respiratoria e cardiovascolare, l'inquinamento atmosferico è stato associato a problemi di sviluppo nei bambini, a complicazioni della gravidanza come i parti pretermine, e a un aumento del rischio di malattie neurodegenerative negli anziani.
L’inquinamento idrico, invece, può causare una serie di malattie, tra cui diarrea, colera, epatite, e parassitosi, che rappresentano una grave minaccia per la salute. In particolare, nelle zone più povere, dove l'accesso all'acqua pulita e ai servizi igienico-sanitari è limitato, gli effetti della contaminazione dell’acqua sono gravissimi, contribuendo a cicli di povertà e malattia.
L'assenza di infrastrutture adeguate per il trattamento delle acque reflue e la mancanza di politiche efficaci per la gestione delle risorse idriche esacerbano il problema, evidenziando la necessità di interventi mirati e di collaborazione internazionale per garantire l'accesso universale all'acqua potabile.
Il cambiamento climatico sta avendo gravi ripercussioni anche sulla biodiversità, portando alla perdita di ecosistemi, specie animali e vegetali.
Gli habitat naturali, dalla Grande Barriera Corallina all'Amazzonia, stanno subendo trasformazioni drastiche, con l’alterazione degli equilibri ecologici necessari anche per la sopravvivenza umana, come la purificazione dell’aria, la regolazione del clima e la fertilità del suolo. Le zone più colpite sono quelle con alta biodiversità, ma scarsa capacità di adattamento agli shock climatici, spesso coincidenti con regioni a basso reddito dove le comunità dipendono direttamente dalle risorse naturali per il loro sostentamento.
Malattie Legate al Cambiamento Climatico
Il cambiamento climatico sta influenzando la diffusione di malattie infettive, un tempo confinate solo nelle regioni tropicali e subtropicali.
L'aumento delle temperature globali, l'alterazione dei modelli di precipitazione e l'intensificazione degli eventi climatici estremi creano ambienti più ospitali per zanzare, zecche e altri vettori, aumentando il rischio di trasmissione di malattie come la dengue, la malaria, la febbre del Nilo Occidentale e la febbre gialla.
Queste malattie rappresentano una minaccia crescente per la salute, con il potenziale di provocare epidemie in nuove aree geografiche.
Inoltre, il cambiamento climatico si ripercuote anche sulla disponibilità di acqua potabile, aumentando il rischio di malattie come il colera.
Le inondazioni e le tempeste, più frequenti e intense, possono contaminare le risorse idriche con agenti patogeni, esponendo le popolazioni a gravi rischi per la salute.
Diverse e importanti anche le implicazioni sulla sicurezza alimentare e nutrizionale a livello globale, a causa della compromessa capacità di produrre e accedere a cibo nutriente e sufficiente per tutti.
Le variazioni climatiche, tra cui l'aumento delle temperature, il cambiamento dei regimi delle precipitazioni e l'incremento degli eventi climatici estremi, hanno un impatto diretto sulla produzione agricola, riducendo le rese dei raccolti e minacciando la disponibilità alimentare.
Le comunità costiere e quelle dipendenti dalla pesca sono ulteriormente messe a rischio dall'aumento delle temperature oceaniche, che spinge molti pesci a migrare verso i poli, riducendo le risorse disponibili nelle regioni subtropicali e tropicali.
Questo problema può avere gravi ripercussioni sulla dieta di milioni di persone, incrementando il rischio di malnutrizione e di malattie correlate.
Anche l'aumento delle allergie nei Paesi occidentali è direttamente correlato al cambiamento climatico.
La durata della stagione dei pollini è aumentata, così come la concentrazione di allergeni nell'aria, aggravando condizioni come rinite allergica, asma e congiuntivite.
Queste conseguenze si riscontrano soprattutto nelle città dove l'effetto isola di calore urbano estende ulteriormente il periodo dei pollini e intensifica i livelli di inquinamento, un altro fattore noto per aggravare le allergie.
Impatti del cambiamento climatico sulle persone vulnerabili
La vulnerabilità alle minacce climatiche è influenzata da diversi fattori, tra cui l'età, il genere, lo stato socioeconomico, la presenza di condizioni mediche preesistenti e l'accesso alle risorse, compresi i servizi sanitari e sociali.
Le persone anziane, i bambini, le donne incinte e quelle con condizioni di salute preesistenti sono particolarmente a rischio in seguito agli eventi climatici estremi e all'aumento delle temperature.
Questi gruppi vulnerabili richiedono attenzione, ancor più se vivono nelle zone più svantaggiate dove la povertà, la mancanza di acqua e cibo e il limitato accesso ai servizi essenziali accentuano questo svantaggio.
Per fronteggiare questa vulnerabilità legata ai cambiamenti climatici, dobbiamo puntare all’adattabilità, ovvero la capacità di una comunità, di un sistema sanitario o di una società nel suo insieme di prepararsi, rispondere e recuperare dagli impatti del cambiamento climatico.
Ciò include l'implementazione di infrastrutture resilienti, la promozione di pratiche di vita sostenibili e la preparazione delle comunità attraverso l'educazione e la pianificazione.
Possibili azioni per limitare il danno del cambiamento climatico sulla salute
La lotta contro il cambiamento climatico e i suoi effetti sulla salute umana richiede azioni decisive e soluzioni innovative a livello globale, nazionale e locale per costruire un futuro alle prossime generazioni.
La strategia più efficace per affrontare il cambiamento climatico è ridurre drasticamente le emissioni di gas serra. Ciò include il passaggio a fonti di energia rinnovabile, il miglioramento dell'efficienza energetica, la promozione della mobilità sostenibile e la riduzione del consumo di carne. Queste azioni non solo aiutano a limitare il riscaldamento globale ma migliorano anche la qualità dell'aria, riducendo l'impatto dell'inquinamento sulla salute.
A tal proposito, seguendo l’Accordo di Parigi, la Comunità Europea ha l’obiettivo di diventare un’economia climaticamente neutra entro il 2050, con una riduzione delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030.
Sono necessarie inoltre pratiche agricole sostenibili che riducano l’impatto ambientale e migliorino la sicurezza alimentare e nutrizionale; parliamo, per esempio, dell'agricoltura biologica, della conservazione della biodiversità e del sostegno alle comunità agricole locali.
Altri punti cruciali sono il rafforzamento dei sistemi sanitari per una migliore capacità di risposta alle emergenze sanitarie e una progettazione urbana più sostenibile per migliorare la qualità dell’aria e il benessere fisico e psichico.
Ovviamente, la cooperazione internazionale è indispensabile per affrontare in modo coordinato il cambiamento climatico. La 28ª conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 28) svoltasi dal 30 novembre al 13 dicembre 2023 a Dubai, è stato un ulteriore passo in questa direzione.
Aumentare la consapevolezza pubblica sugli impatti del cambiamento climatico sulla salute e promuovere comportamenti sostenibili attraverso l'educazione ambientale e sanitaria, aiuta le persone a prendere decisioni informate. Ogni gesto, dalla riduzione dei rifiuti al sostegno a progetti concreti sul territorio, contribuisce alla lotta contro il cambiamento climatico.Scopri tutti i progetti legati a salute e cambiamento climatico portati avanti insieme ad Amref in Africa subsahariana.